domenica 11 febbraio 2024

Da Stravinskij a Bernstein

Per la ventesima puntata del viaggio in musica nei secoli oggi parlerò di Leonard Bernstein.

Da Stravinskij a Bernstein ci sono due guerre mondiali nel XX° secolo, con i drammi e i disastri che hanno causato soprattutto in Europa. Ed è un'Europa da ricostruire materialmente e moralmente dalle macerie di due conflitti tremendi, dove entrambe le guerre hanno causato la morte di quasi 80 milioni di persone da entrambi i lati dei contendenti, vinti e vincitori. È chiaro che l'ambiente musicale europeo, e non solo in Europa, è cambiato in modo oserei dire brutale. 

Due conflitti che hanno fatto tabula rasa di tanti artisti (in Germania si contano 10 mila  artisti morti nei campi di concentramento nazisti). Nel periodo fra le due guerre 13 milioni di persone fuggirono dall'Europa verso Canada, Nord America e Sud America. I dati più attendibili provengono principalmente dalla Croce Rossa Internazionale, dalla Biblioteca del Congresso Americano e dal altri archivi europei. Di quei 13 milioni di immigrati 7 milioni approderanno negli Stati Uniti, 3 milioni in Canada e il resto è suddiviso fra Brasile, Uruguay, Paraguay, Argentina e Perù. C'è chi scappa dal nazismo e dal fascismo, chi scappa dal franchismo nato in Spagna e chi era fuggito in precedenza dal comunismo reale dopo la caduta dello Zar. 

(link generico informazioni, link libro, link emigrazione in USA, emigrazione europea in USA e altri paesi fra il 1850 e il 1914, problemi migrazione in USA dal 1933 al 1941)

In questo ambiente internazionale il 25 agosto 1918 nasce in Massachusetts il compositore, direttore d'orchestra e pianista Leonard Bernstein (il sito ufficiale) nella foto insieme alla moglie, l'attrice americana di origini costaricane Felicia de Montealegre. Molto attiva nelle lotte per i diritti civili, raccolse fondi per le Pantere Nere e fu arrestata a Washington nel 1972 per una manifestazione contro la guerra in Vietnam.

Una delle doti di Bernstein fu quella di capire il periodo che viveva. Come nel suo capolavoro "West Side Story", (di lato il poster della prima teatrale a Washington il 19 agosto 1957 al National Theatre) adattamento da "Romeo e Giulietta" di W. Shakespeare, musical ambientato a New York negli anni '50 nell'Upper West Side con le rivalità fra portoricani (gli Sharks) e una gang di ragazzi di quartiere (i Jets). Rivalità adolescenziali che fanno da specchio ai problemi dei diritti civili fra immigrati Sud Americani e i loro rivali locali bianchi. In questo musical troviamo l'odio ma anche l'amore fra Tony, un ex Jets, e Maria sorella del leader degli Sharks, l'amore fra due adolescenti che riesce a rigenerare le due generazioni. 

Questo musical, che ebbe grande successo, rimase in scena a New York a Broadway per 732 repliche consecutive, ma quando fu presentato al Her Majesty's Theatre di Londra arrivò a 1038 repliche, andando ben oltre al successo americano, e poi rappresentato ovunque nel mondo. Il successo divenne ancor più importante nel 1961 con l'omonimo film con la coreografia - regia di Jerome Robbins (che aveva diretto e coreografato anche la versione teatrale) insieme al regista Robert Wise (entrambi vinsero due Oscar) interpretato da Natalie Wood e Richard Beymer. Il film ancora oggi detiene un record importante: è il musical più premiato della storia del cinema con 10 premi Oscar vinti nel 1962 (di lato il poster del film). In tutti i casi il melting pot culturale e musicale creato da Bernstein è presente sia nella versione teatrale come nel film.


Dal film "West Side Story"
un estratto con il balletto "America"
con le due gang he si affrontano ballando


Il secondo ascolto, sempre dal film, è "Tonight"
con N. Wood e R. Beymer


Il terzo ascolto, sempre dal film, è "Maria"
interpretato da R. Beymer



Importante e notevole fu anche la carriera di Leonard Bernstein come direttore d'orchestra con la New York Philharmonic Orchestra, con l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia a Roma (di cui fu presidente e direttore onorario) in quarant'anni di attività dal 1948 al 1989. Oppure le direzioni d'orchestra a Vienna con i Wiener Philharmoniker in un'epoca in cui aveva concorrenti del livello di Herbert von Karajan, Carlos Kleiber, Arturo Toscanini o Bruno Walter. Fu anche ideatore e conduttore di programmi innovativi per la musica in televisione.

Qui lo vediamo nella esecuzione del celebre
"Adagetto" della quinta sinfonia di G. Mahler
mentre dirige i Wiener Philharmoniker


Il prossimo sarà l'ultimo post di questo lungo viaggio
nella storia della musica nei secoli e sarà dedicato
al coreografo Maurice Béjart

Grazie a tutti per le visite
e buona settimana



6 commenti:

  1. Il film dedica di Bradley Cooper, "Maestro", lo hai visto? Forse un film troppo concentrato sulle emozioni di una vita comunque irruenta che sul genio artistico.

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    1. Ciao Franco Battaglia bentornato

      no, non ho visto il film e fra gli amici che sono andati a vederlo c'è chi me ne ha parlato bene (la maggioranza) e alcuni mi hanno detto qualcosa di simile a quello che hai scritto nel commento.

      Con le biografie nel cinema a volte è così, secondo la visione che ne ha il regista. Deciderò se andare a vedere questo film

      Grazie per la visita e per il commento
      Un salutone e alla prossima

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  2. La musica e l' arte accompagnano la storia. Ne ricalcano le ansie e i sentimenti. Ci aiutano a riflettere e non dimenticare e, se si ha buona volontà e voglia di andare oltre, anche a cogliere la lezione della storia

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    1. Ciao Fabio Melis bentornato

      Molto bello il bel commento che hai scritto e che condivido in tutto e per tutto. È proprio così, l'arte e la musica sono molto importanti e segnano le varie epoche. Non avrei saputo dire meglio.

      Grazie per il commento
      un salutone e alla prossima

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  3. Risposte
    1. Ciao marcaval bentornato

      È vero ha fatto storia rimanendo in scena per anni e ancora oggi è un cult.

      Grazie per la visita
      Un salutone e alla prossima

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