Per la quinta puntata del viaggio musicale nei secoli arriviamo ad una data storica: 5 maggio 1789, la Rivoluzione Francese.
La Rivoluzione Americana, o Guerra di Indipendenza fra il 1775 e il 1783, fa da apripista per i diritti del popolo. Tra i fautori ci sono i Padri Fondatori del nuovo stato e sono George Washington, James Madison, Thomas Jefferson e Benjamin Franklin. Il 3 settembre 1783 con il Trattato di Parigi l'America non è più una colonia Inglese.
Re Luigi XVI di Borbone e la moglie Maria Antonietta d'Asburgo Lorena regnano su una Francia in totale default, usando un termine odierno. Il regno è allo sbando. Troppi debiti e troppe ingiustizie dilagano in Francia. Il popolo non ne può più. La povertà e le tasse sono in continuo aumento e la famiglia reale non si rende pienamente conto della situazione, forse anche mal consigliata dal loro entourage.
Il 14 luglio 1789 c'è la presa della Bastiglia che determina la fine dell'assolutismo monarchico, decisa con la convocazione degli stati generali a Versailles il 5 maggio 1789. Inizia il Regime del terrore giacobino per spaventerà tutta l'Europa. Pochi anni dopo un Generale Corso inizierà la sua carriera che porterà guerra e lotte in vari paesi europei: inizia l'era Napoleonica.
Inoltre, già dalla metà del '700 la prima rivoluzione industriale (nel settore tessile e metallurgico) cambia la società europea. Nascono nuove classi sociali: gli operai e la classe borghese, ad esempio, sono solo alcuni esempi.
Ma non basta...a Weimar, e in altre città tedesche, già dal 1772 nasce e cresce un nuovo movimento culturale destinato ad influenzare per diversi anni l'arte, la cultura e la sfera sociale europea. Sono i primi movimenti del romanticismo fra cui il celebre Strum und Drang ("Tempesta e Impeto") che influenzerà musicisti, letterati, filosofi, scrittori e artisti di tante discipline.
È incredible come, tutto sommato, nel giro di pochi anni avvengono cambiamenti così forti e radicali che non si esauriranno in quegli anni ma avranno un seguito anche nell'800.
Anche il teatro cambia. Nel '700 l'orchestra era "a vista" di fronte al palcoscenico, ma dalla Rivoluzione Francese in poi nei teatri viene costruita la fossa d'orchestra chiamata anche "Golfo Mistico". Inoltre già dai primi 30 anni dell'800 nascono i Loggioni, posti economici a sedere in teatro chiamati anche "piccionaia". E questo perché l'opera lirica supera i confini sociali, come nel '700 dei ricchi e dei nobili, e coinvolge anche la gente comune che apprezza e ama la lirica.
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Pierre Augustin Caron de Beaumarchais era un drammaturgo e polemista francese ma sin da bambino aveva studiato musica e suonava chitarra, flauto, arpa e la viola. È lui che inventa "la commedia dell'intrigo" e nel 1778 inventa il ruolo di Figaro con la creazione teatrale "Le Mariage de Figaro" propugnando la difesa degli umili contro i ricchi (approfittatori e arraffoni) trasformando il ruolo in elegia popolare. Vi propongo l'ascolto di tre celebre motivi d'opera...
Lorenzo da Ponte e W. A. Mozart
scriveranno "Le Nozze di Figaro"
Ecco l'aria "Non più andrai, farfallone amoroso"
Ruggero Raimondi nel ruolo di Figaro
produzione Metropolitan Opera House New York 1985
Qui la cavatina "Saper bramate, bella, il mio nome"
tenore Nicola Monti, dal film "Barry Lyndon" di S. Kubrik
dall'opera di Paisiello che ebbe grande successo
Ahimè l'interprete maschile del film Ryan O'Neal è morto in questi giorni
Qui il baritono Hermann Prey canta la celebre cavatina
"Largo al factotum della città" nella versione teatrale
andata in scena nel 1970 alla Scala di Milano diretta dal
M.o Claudio Abbado e la regia di Jean P. Ponnelle
a Beethoven e ad altri suoi contemporanei