venerdì 26 aprile 2024

Cento anni fa nasceva Marlon Brando...

Cento anni fa nasceva Marlon Brando, uno dei più grandi attori del 900, senza dubbio un divo ma decisamente controcorrente.

Ancora oggi in molti ricordano lo scandalo e i problemi collegati all'uscita del film "Ultimo Tango a Parigi" del 1972 censurato per le scene di sesso, le controversie legali, il sequestro del film nelle sale e l'assoluzione giudiziaria del 2 febbraio del 1973.

Importanti furono il suo impegno civile e contro lo strapotere di Hollywood. Su questo argomento ci sono due link interessanti come il Post e La Repubblica. E poi i drammi personali, il rapporto difficile con il padre (violento con il vizio del bere) e la madre Dorothy J. Pennebaker (che Brando considerò la sua musa) che soffrì di alcolismo e depressione. 

Come se non bastasse ecco l'altro dramma. Dopo la sua interpretazione del Tenente Fletcher Christian che si ribella al capitano - tiranno nel film "Gli Ammutinati del Bounty" del 1962, durante le riprese del film si innamora di Tahiti che già amava da giovane. Su un'isola conoscerà la sua terza moglie Tarita Teriipia che reciterà nello stesso film insieme a lui (foto di lato). Brando comprerà l'intera isola di Tetiaroa che trasformò in un villaggio ecosostenibile. Da questo amore nascono Simon e Cheyenne. Ma Christian (il figlio che Brandon ebbe dalla prima moglie Anna Kashfi) il 16 maggio 1990 ucciderà il fidanzato di Cheyenne, Dag Drollet.

In tribunale l'attore (con le lacrime agli occhi) parlò per più di un'ora al giudice e alla corte sul fallimento reciproco di lui e della prima moglie nel rapporto con il figlio Christian, un dramma nel dramma.

Restano nella storia i suoi grandi successi cinematografici che conosciamo. "Un Tram che si Chiama Desiderio" (1951), "Fronte del Porto" (1954, premio Oscar come miglior attore), la grande interpretazione nel 1953 di Marco Antonio nel film "Giulio Cesare" con una schiera di grandi attori di quel periodo, "I Giovani Leoni" del 1958, il già citato "Ultimo Tango a Parigi" (1972), "Il Padrino" (1972, premio Oscar come miglior attore) di Francis Ford Coppola e un lungo elenco di altri film e di tanti premi ricevuti.

Mi è sempre rimasta impressa la sua interpretazione del Colonnello Kurtz (foto di lato) nel film "Apocalypse Now" del 1979 (che avrebbe meritato un altro premio Oscar) ancora una volta con il suo amico Francis Ford CoppolaMe lo ricordo perché quell'anno ero imbarcato sulle navi della Marina Militare a La Spezia, per i 18 mesi del mio servizio di leva, e con alcuni amici andammo a vedere quel film di cui molti parlavano. 


Tutti, me incluso, rimanemmo toccati (per non dire scioccati) dall'intero film ma soprattutto dall'interpretazione di Marlon Brando come nel suo
monologo finale "L'orrore ha un volto" (Francis F. Coppola disse che il film prende ispirazione dal celebre "Cuore di Tenebra" di Joseph Conrad)

Dopo aver visto quel film con gli amici dell'epoca riflettemmo sul dramma della guerra, in generale, e sul dramma del Vietnam. Ma riflettemmo anche sulla bravura di Francis F. Coppola che in quel film ci mostrava l'altra faccia della guerra, quella che giornali e mass media dell'epoca non ci facevano vedere in modo così approfondito. Perché quel film non era soltanto creatività o fiction. Quel film mostrava il dramma della guerra per come era stata in Vietnam, il dramma dei morti per il napalm e il successivo dramma dei reduci tornati in patria. Da questo punto di vista il lavoro fatto da Francis F. Coppola è stato eccezionale.

In questo film è oserei dire indimenticabile l'inizio
con la foresta vietnamita, gli elicotteri e il napalm
che esplode con "The End" dei Doors di sottofondo


Come sempre grazie a tutti per le visite
e Buon Fine Settimana

12 commenti:

  1. Semplicemente un grandissimo. Indimenticabile il discorso del Colonnello Kurz con chiari riferimenti a Joseph Conrad, ed eccezionale la sua interpretazione in Ultimo tango a Parigi, film che ho amato.

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    1. Ciao marcaval bentornato

      Concordo, un grandissimo attore. Impegnato nei diritti civili, contro lo strapotere delle major di Hollywood da sempre. E poi i drammi che ha vissuto da giovane o la morte del fidanzato della figlia per mano del figlio avuto dalla morte precedente. Quest'ultimo dramma deve essere stato tremendo per lui e la famiglia.

      Come dicevo mi ha sempre impressionato quel monologo "L'orrore ha un volto" dal capolavoro "Apocalypse Now". Lì meritava senza dubbio un altro Oscar.

      Grazie per la visita, un salutone
      e alla prossima

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    2. e va sempre ricordato che questo monologo è pienamente tratto dal capolavoro di Joseph Conrad

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    3. Ciao marcaval bentornato

      esatto, il grande Joseph Conrad hai fatto bene a segnalarlo.
      Grazie per la visita

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  2. Eh sì, innegabile il talento di Brando. Me lo ricordo ne Gli ammutinati del Bounty, lo vidi da piccolissima, e mi colpì il fatto di questo suo amore con l'attrice meravigliosa dai lineamenti esotici. Poi quella vita controversa, piena di dolori, e altre interpretazioni magistrali come ne Il padrino e Ultimo tango a Parigi. Non è stato un attore cui ero affezionata, ma ne riconosco il talento. Se non lo hai fatto, ti consiglio di ascoltare il colonnello Kurtz in lingua originale. Benché doppiato molto bene, le sfumature della voce sono assolutamente eccezionali.

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  3. Ciao Luz bentornata

    Come dicevo, un grande attore con una vita decisamente travagliata in tutti i sensi. La versione originale del monologo del Colonnello Kurtz l'avevo sentita tempo fa, ma vista l'occasione la riascolterò in originale come consigliavi tu.

    Grazie per la visita
    un salutone e alla prossima

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  4. Ricordo Brando e tutti i film tanto amati dai miei. Forse ho visto anche Apacalypse Now ma non lo ricordo. Certo non è facile comprendere da che parte stare. Il bene ed il male non sono facilmente identificabili. Dobbiamo fidarci delle nostre valutazioni e della nostra sensibilità a seguito della nostra esperienza di vita. Immagino le discussioni nate tra voi amici del servizio di leva. Ottimo spunto di riflessione anche per gente comune come noi, come me.
    Grazie Decliviodomani, forse Livio. 😉
    Notte serena, ciao.

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    1. Ciao Pia benvenuta

      In realtà con gli amici dell'epoca dubbi ne avevamo pochi. Eravamo (e per me è così ancora oggi) contro la guerra e contro ogni forma di violenza fisica e verbale, contro ogni forma di prevaricazione. Non amavamo la politica.

      "Apocalypse Now" fu uno choc perché già l'idea di guerra include la violenza. Ma Francis Ford Coppola fece ricerche accurate su quel periodo, contattò e si confrontò in America con i reduci del Vietnam e passò diversi mesi laggiù in Indocina per le riprese cinematografiche. Entrò in contatto con i reduci Vietnamiti che gli spiegarono la loro esperienza. Tutto questo che ho detto si trova sul web. Francis Ford Coppola fu molto prodigo di interviste sull'argomento.

      Come dicevo nel post, quel film mostra l'altra faccia della guerra che all'epoca erano in pochi a descrivere. C'era Tim Page, fotoreporter che scatto molte foto in Vietnam. Anche Oriana Fallaci ne parlò con interviste varie quando scriveva per L'Europeo. Ma anche il New York Times, Neil Sheehan vinse il Premio Pulitzer per la guerra in Vietnam (ma il suo libro uscì nel 1989). L'inglese Larry Burrows giornalista e fotoreporter inglese passò diversi anni in Vietnam.

      Ma nella maggior parte dei casi le loro testimonianze sul Vietnam vennero dopo il dramma della guerra.

      Grazie per la visita e per il commento
      P.S.: scusa, non mi chiamo Livio

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  5. Marlon Brando riusciva ad interpretare magistralmente personaggi dal carattere molto forte e definito, che sono rimasti molto impressi nella filmografia universale e nei nostri cuori.
    Ogni suo sguardo, ogni minimo spostamento di ciascuno dei suoi muscoli facciali ti faceva capire che tipo d’uomo era colui che Brando stava interpretando e le circostanze in cui si trovava.
    Dici bene che in Apocalypse Now avrebbe strameritato l’oscar.
    Ciao

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    1. Ciao Garbo bentornato

      Un grande attore e, come dicevo, con una vita personale difficile e drammatica sin dalla famiglia di nascita.

      Hai detto giusto nel tuo commento sulla sua interpretazione e condivido in pieno.
      Grazie per la visita e un salutone

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  6. Fu un attore davvero straordinario e poliedrico , allievo dell'Actor' s Studio. Lo conobbi nei primi anni '70 quando la Rai (che allora, pur coi suoi limiti era un' altra cosa ) mandò in onda una bella serie dei suoi film. Si è cimentato nei più svariati ruoli. A me piace ricordarlo negli inquietanti panni del "regolatore" (cacciatore di taglie) nel film Missouri. Un salutone a te.

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    1. Ciao Fabio Melis bentornato

      Ricordo la serie Rai su Marlon Brando di cui parli, anch'io l'avevo vista. Molto bello il film che hai citato "Missouri" me lo ricordo bene. Ha saputo interpretare vari ruoli, la sua grande capacità aveva anche questo aspetto.

      Grazie per la visita, buon Primo Maggio
      un salutone e alla prossima

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