giovedì 18 gennaio 2024

L'Italia del Risorgimento

Per la tredicesima puntata del viaggio in musica nei secoli questa volta parlerò del Risorgimento Italiano. 

Il miglior esempio che posso proporvi è l'inizio di un film capolavoro di Luchino Visconti del 1954 dal titolo "Senso" dall'omonima novella di Camillo Boito (fratello maggiore del compositore Arrigo Boito di cui parlerò in un prossimo post) interpretato, fra gli altri, da Alida ValliFarley Granger e Massimo Girotti.

Venezia, al Teatro la Fenice va in scena "Il Trovatore" di G. Verdi. Siamo nella primavera del 1866 e il Governo Italiano ha stretto una nuova alleanza con i Prussiani per cacciare una volta per tutte gli Austriaci dalla Lombardia, dal Veneto e da altre zone del Nord Est italiano. La guerra di liberazione italiana ha inizio...



Quella che vedete nel film non è finzione. Al contrario, oserei dire, è la perfetta ricostruzione di un fatto realmente accaduto alla Fenice di Venezia in quella primavera del 1866. Nei volantini che dall'alto del Loggione cadono in platea c'è scritto "Viva V.E.R.D.I.", che non è riferito a Giuseppe Verdi anche se il compositore parteggiava per i rivoltosi. Quella frase significa "Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia".

E come mai i rivoltosi parteggiavano per un Re in un'epoca in cui le teste coronate europee venivano contestate e combattute? Perché Re Vittorio Emanuele II di Savoia (oltre a voler cacciare gli Austro Ungarici) accettava la Costituzione e i Diritti conseguenti.

La contestazione prende il via dopo che il tenore ha finito di cantare la cabaletta "Di Quella Pira!". (di fianco il poster storico del "Trovatore"). Se guardate le facce degli ufficiali austriaci seduti in platea, noterete che dopo lo stupore hanno un'espressione del viso che sembra dire: "Che succede?...Ahh si! I soliti italiani casinisti".

Tuttavia lo stratagemma del volantino non passo inosservato. Al contrario la censura Austro Ungarica conosceva i rivoltosi italiani e subito dopo la contestazione scattano gli arresti.

Fu il Feldmaresciallo Joseph Radetzky a sottomettere il Lombardo - Veneto dopo i moti rivoluzionari italiani del 1848 ma che coinvolsero gran parte dell'Europa chiamata anche "Primavera dei Popoli". Fu Johann Strauss Padre a comporre la celeberrima "Radetzky Marsch" (foto di fianco il poster) quando il Feldmaresciallo tornò a Vienna vittorioso, quella marcia che viene eseguita ogni anno il primo gennaio nel concerto di Vienna dove tutti i presenti ritmano con le mani la marcia vittoriosa.




Come sempre grazie a tutti per le visite
Il prossimo post sarà dedicato a Vienna
e al periodo "Austria Felix"

4 commenti:

  1. Senso è un bel film storico e romantico. Alida Valli è bellissima ma soprattutto bravissima nel ruolo del personaggio femminile, dolente, decadente e ottocentesco.

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    1. Ciao Berica bentornata

      Carissima hai fatto una descrizione perfetta che meglio non avrei potuto fare.

      Grazie mille per il commento e la visita

      Un salutone e alla prossima

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  2. Quando oggi sento dire "gli artisti non dovrebbero fare politica!", penso a episodi come questi: Arte e Politica sono sempre intrecciate in alcuni momenti cruciali!
    Buona serata, alla prossima.

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    1. Ciao Mondo in Frantumi e bentornato

      È vero, condivido il tuo commento. Giuseppe Verdi era uno degli artisti impegnati, a volte anche in prima persona.

      Certo erano altri tempi, ma quello che hai detto sarebbe importante anche oggi (non mancano gli esempi). Tuttavia bisogna sempre considerare le dovute differenze fra epoche
      ma sono d'accordo con te.

      Un salutone e grazie per la visita

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