"La mente non si apre
se prima non si è aperto il cuore"
dovrebbero riflettere su queste parole...
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Dopo la lunga "cavalcata" sulla storia della musica nei secoli
torniamo ad un genere musicale più vicino ai nostri giorni
È un celebre brano di David Crosby, morto pochi anni fa.
Si intitola "Laughing" ("Ridendo") dal suo album
"If I Could Only Remember My Name" del 1971
Mi piace molto la musica,
ma anche il testo è molto bello
ecco un breve estratto:
"E pensavo di aver trovato una luce
per guidarmi attraverso la mia notte
e tutta questa oscurità...
Mi sono sbagliato, solo riflessi di un'ombra
E pensavo di aver visto qualcuno
che sembrava finalmente conoscere la verità...
Mi sono sbagliato: era solo un bambino che ride nel sole"
Ricordo tutto, lui e gli altri, Stil, Nash e Neil Young. Anzi adesso vado a riascoltare dopo molto tempo 4 way street un album straordinario che credo tu conosca.
RispondiEliminaCiao enzorasi benvenuto
Elimina4 way streets...album storico della band negli anni '70 conosciuto ovunque. Ogni tanto lo riascolto anch'io.
Grazie per la visita e il commento
Spesso cerchiamo una guida perché sentiamo tutta la nostra debolezza e la nostra solitudine in questo mondo che, per ciascuno di noi, è davvero molto difficile. Non è facile trovare una guida. Più facile cercare dei punti di riferimento in questa vita che ci vede spesso camminare a tentoni. E' proprio vero quel che diceva Platone. Se non usiamo il cuore, se non sappiamo esser sensibili, difficilmente saremo in grado di agire anche secondo ragione. Buona serata a te , a presto. Indimenticabile davvero David Crosby.
RispondiEliminaCiao Fabio Melis bentornato
Eliminacondivido in toto il tuo commento e non avrei avuto parole migliori delle tue, centrate in pieno sul tema del post. Senza sensibilità e senza la necessaria empatia non si combina nulla con nessuno o con se stessi.
Grazie per il commento e la visita
Un salutone e alla prossima
A proposito della citazione che proponi all'inizio del post si potrebbe aggiungere, in maniera un po' meno elegante ma altrettanto efficace, che "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"...
RispondiEliminaBuona serata
Ciao Mondo in Frantumi bentornato
Eliminacaspita se hai ragione...è quante ce ne sono di persone "sorde" da quel punto di vista. Saper ascoltare è diventato un grande problema con tutte le conseguenze che possiamo immaginare.
Grazie per la visita e il commento
Un salutone e alla prossima
La mancanza di affettività (cuore) finisce per atrofizzare anche il cervello.
RispondiEliminaSto con Platone.
Salutone amico mio.
Ciao Gus bentornato
EliminaSono pienamente d'accordo e anch'io sto con Platone
Salutone Amico Gus
e alla prossima
Seguendo la citazione di Platone: "La mente non si apre
RispondiEliminase prima non si è aperto il cuore", sembra che gli atti autodistruttivi e le decisioni suicide dei nostri tempi siano dovuti alla mancanza di umanità (cuore). Grazie per l'ascolto di David Crosby. Un caro saluto e alla prossima.
Ciao Berica bentornata
EliminaSecondo me è quella che manca: l'umanità della vita e quel senso di empatia che rende possibile superare determinati problemi.
Ho fatto la scelta giusta per l'ascolto di musica e mi fa paicere
Ricambio volentieri il caro saluto
un salutone e ala prossima
Spesso penso che il cuore come sempre inteso, vale a dire il nostro lato delicato e comprensivo, affettivo e umanitario, sia una sorta di invenzione della mente, del cervello, della ragione. In realtà è là, in testa, che si crea tutto, che si fondono cattiveria e bontà.. e il cuore a pompare sangue è solo delegato a funzione marginale seppur delicata, quasi a sdoganare sentimenti deboli dalla Sala Macchine e relegarli a parte, dove intralcino di meno.
RispondiEliminaCiao Franco Battaglia bentornato
RispondiEliminaBeh, per quanto mi riguarda posso dire che col passare del tempo le situazioni interiori cambiano e si modificano in vari modi. Quando ero più giovane sentivo le pulsioni del cuore più forti perché avevo tutto un mondo interiore ed esteriore da scoprire. Avevo la spinta a mettermi in gioco, per esempio, in vari ambiti dell'essere come nel lavoro o negli affetti. Sentivo la vita pulsare giorno dopo giorno e la mente esisteva anche in funzione di questa spinta...a volte la spinta emotiva era anche troppo forte.
Dopo i 48 - 50 anni ho capito perfettamente che alcune cose iniziavano a cambiare, le idee c'erano ma erano meno prorompenti che in passato...la mia sensibilità veniva affinata e chiarita in modo migliore dalla mente...ma perché il cuore aperto riusciva a sintonizzarsi in modo migliore con la mente aperta. E ancora oggi è così. Sono quello che sono, la parte fondamentale di me è sempre quella, ma un po' modificata con gli anni che passano.
...Spero di aver chiarito e risposto. Il tema del post favorisce una marea di riflessioni.
Grazie per la visita e il commento
un salutone e alla prossima
Parole sagge su cui meditare a fondo quelle di Crosby, sul dualismo platonico ho qualche riserva: cuore ... mente ... per me sono un'unica cosa. Non esiste una persona totalmente priva di cuore nelle sue azioni e nel suo pensiero, così come non esiste una persona che agisce solo in base a ciò che il cuore le ispira.
RispondiEliminaCiao
Ciao Garbo bentornato
Eliminasono contento di aver scelto un brano musicale che fa riflettere e aiuta a capire qualcosa, per di più di un musicista come D. Crosby che ho molto amato come milioni di persone nel mondo.
Per il resto a colte pensiamo e agiamo con la mente, e abbiamo un certo tipo di risultati, in altri frangenti pensiamo e poi agiamo seguendo il cuore e abbiamo risultati diversi rispetto alla mente...questo è l'unica cosa che posso dire. Ma il commento successivo di Julia mi sembra molto interessante.
Grazie per la visita e un salutone
alla prossima
“Fu quella la prima volta che ebbi l’occasione di
RispondiEliminaparlare con un non-europeo, cioè con un non-bianco. Era un capo dei Pueblos Taos, un uomo intelligente, dell’età di quaranta o cinquant’anni. Il suo nome era Ochwìa Biano.
‘Vedi’ diceva Ochwìa Biano ‘quanto appaiono crudeli i bianchi. Le loro labbra sono sottili, i loro nasi affilati, le loro facce solcate e alterate da rughe. I loro occhi hanno uno sguardo fisso, come se stessero sempre cercando qualcosa. Che cosa cercano? I bianchi vogliono sempre qualche cosa, sono sempre scontenti e irrequieti. Noi non sappiamo cosa vogliono. Non li capiamo. Pensiamo che siano pazzi.’
Gli chiesi perché pensasse che i bianchi fossero tutti pazzi.
‘Dicono di pensare con la testa’ rispose.
‘Ma certamente. Tu con che cosa pensi?’ gli chiesi sorpreso.
‘Noi pensiamo qui, disse, indicando il cuore.
Car Gustav Jung - Ricordi, sogni, riflessioni
Ciao
Ciao Julia bentornata
Eliminatrovo molto interessante il commento che hai scritto prendendo spunto niente meno che da Gustav Jung.
Sottolinea come ci vedono persone al di fuori della nostra cultura, al di fuori dei nostri usi e costumi, e sottolineano
con quale cruda, e tremenda, mentalità gli occidentali si sono posti in rapporto agli altri.
Aggiungo: "Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita. Noi ammiriamo l'uomo che
abbandona il suo Ego" (Heinrich Harrer dal suo libro
"Sette Anni in Tibet")
Anche questo secondo me fa parte della riflessione su mente e cuore.
Grazie per il commento e la visita
un salutone e alla prossima
PS
RispondiEliminaCome Garbo non penso al cuore come ad un organo in grado di generare emozioni sebbene ne sia fisiologicamente influenzato. Forse il cuore contiene il battito dell'anima..
Ciao Julia bentornata
EliminaIn tutti i casi è un organo che ha i suoi misteri anche quando è influenzato dalle emozioni. L'anima si trova a suo agio nel cuore
Grazie ancora per la visita
Cuore e mente devono andare di pari passo altrimenti se prevale la mente si può perfino cadere nella neutralità emotiva e se si è solo cuore si può mancare di quel pizzico di lucidità e razionalità necessari per risolvere un problema
RispondiEliminaCiao Rockpoeta bentornato
EliminaConcordo con quello che hai scritto, concordo in pieno sul fatto che cuore e mente vadano insieme. Non è facile, certo, ma è ciò che vorrei anch'io, e a volte ci riesco. Devo dire adesso, che ho superato i 60 anni, rispetto a prima.
Grazie per il commento e per la visita
alla prossima