martedì 23 gennaio 2024

Addio a "Rombo di Tuono"

E così (ahimè) ieri se ne è andato Gigi Riva, calciatore e sportivo di un calcio fatto di fatica, onestà e compensi ricevuti negli anni '60 e '70 che non erano certo quelli di oggi. Un calcio piacevole, entusiasmante e divertente che non tornerà mai più. Ha fatto parte del Cagliari Campione d'Italia nel 1970 vincendo un campionato che pochi credevano che quella squadra fosse in grado di compiere quell'impresa, dando gioia e orgoglio a Cagliari e alla Sardegna.

L'Avvocato Gianni Agnelli offrì un Miliardo di vecchie lire (una barca di soldi per l'epoca) per portarlo alla Juventus, ma lui rifiutò e rimase a Cagliari. Ricordo bene quella squadra allenata da Manlio Scopigno (foto di lato con Gigi Riva) che metteva insieme Gigi Riva, il portiere Enrico Albertosi, l'ala volante Angelo Domenghini, Claudio Nené, l'attaccante Sergio Gori o il coriaceo difensore Pier Luigi Cera.

Avevo dieci anni e a Genova, storicamente, c'erano tante famiglie o persone provenienti da Cagliari o dalla Sardegna, e quando il Cagliari vinse quel campionato ricordo di averli visti sinceramente felici, contenti e orgogliosi (potenza del calcio di una volta). 

Fu il giornalista Gianni Brera a dargli il soprannome di "Rombo di Tuono". E i suoi gol sono indimenticabili sia con il Cagliari ma anche con la Nazionale con il gol che fece vincere l'Italia la finale Europea del 1968 o il gol nella storica semifinale mondiale del 1970 a Città del Messico, quell'Italia - Germania 4 a 3 che chiamano "La Partita del Secolo".

E dire che Gigi Riva, nato a Leggiuno in provincia di Varese, a Cagliari non voleva andarci, ma quando decise di trasferirsi decise di non andarsene mai più da Cagliari e dalla Sardegna.

Addio "Rombo di Tuono". Hai fatto sognare e hai portato gioia non solo Cagliari e un'isola ma anche tutta l'Italia.

12 commenti:

  1. In un mondo purtroppo tossico e pieno di veleni e di piccolissimi ominicchi come il calcio italiano, lui è sempre stato l'eccezione, un galantuomo come pochi altri. Una grossa perdita per il nostro paese.

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    1. Ciao Ariano Geta bentornato

      hai detto bene, un mondo tossico e pieno di veleni e di ominicchi. Lui era certamente un galantuomo e una perdita per il nostro paese.

      Grazie per la visita
      e un salutone

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  2. Calciatore unico di grandissimo spessore umano e tecnico. Solo il suo rinunciare a soldi e carriera lo eleva a splendido esempio. Oggi abbiamo tanti che si battono la mano sul cuore ogni tanto, ma forse é solo dove tengono il portafogli.

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    1. Ciao Franco Battaglia bentornato

      Condivido in pieno il tuo commento in tutto e per tutto. In particolare quando parli di quelli che si battono la mano sul cuore dove tengono il portafogli.

      Per me il calcio è un karma all'ultimo stadio
      Grazie per la visita
      e un salutone

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  3. Straordinario fu il suo goal di testa a volo d'angelo nella partita di qualificazione ai mondiali del '70 contro la Germania Est e pure la rovesciata col L.R. Vicenza dello stesso anno. Fu uomo schivo e riservato.ncapacevdi scelte difficili e definitive. Avrebbe potuto vincere di più se avesse accettato le lusinghe delle grandi squadre del nord ma avrebbe potuto vincere di più anche col Cagliari se l' austriaco Hof non gli avesse spaccato una gamba. Restò a Cagliari, vinse meno di quel che avrebbe meritato ma conquistò imperituro affetto e stima. Al di compagno di squadra Mario Martiradonna ebbi modo di dire grazie per avermi regalato la più grande gioia della mia infanzia. Oggi vorrei ringraziare anche Gigi Riva per quelle splendide giornate e per il suo grande esempio umano e sportivo. Un caro saluto a te e a presto.

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    1. Ciao Fabio Melis bentornato

      Me li ricordo benissimo ancora oggi quei gol contro la ex Germania Est, oppure il gol stupendo come la rovesciata con il L. R. Vicenza.

      La sua dignità, il suo carattere e non ultimo i drammi che ha vissuto da bambino (perse il padre in tenera età e la madre qualche anno dopo e poi fu mandato in orfanotrofio che in quegli anni non doveva essere certo un divertimento) lo hanno formato interiormente per come era, con i valori che aveva dentro di se.

      La stima e il rispetto che ha avuto da tutti (anche dai suoi avversari) hanno una ragion d'essere.

      Grazie per il bel commento con la tua esperienza personale e grazie per la visita
      Un salutone

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  4. Volevo iscrivere "capace di" ma mi sono un po' ingarbugliato con la tastiera.

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  5. Risposte
    1. Ciao Berica bentornata

      Condivido il tuo commento in toto e ti ringrazio per la visita
      Grazie per la visita
      un salutone e alla prossima

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  6. Come ho già detto da qualche altra parte,era un vero campione e un vero uomo,quelli di adesso pensano solo ai soldi...

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    1. Ciao Blogredire bentornato

      è stato un esempio per se stesso e per tutti in un'epoca in cui il calcio era ancora uno sport da sacrifici personali, guadagni proporzionati ma di gran lunga inferiori ad oggi.

      Hai ragione, oggi nel calcio circolano troppi soldi troppi interessi che falsano quel mondo sportivo

      Un salutone e grazie per la visita

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