sabato 18 novembre 2023

Dal "Recitar Cantando" al XX° secolo...

Ho pensato di riprendere una rubrica che avevo inaugurato quando avevo l'altro blog (accadebis, di cui purtroppo avevo perso l'accesso e non sono mai più riuscito a recuperarlo). Quindi vi propongo una cavalcata attraverso i secoli: dalla riforma del "Recitar Cantando" di Claudio Monteverdi sino a Igor Stravinsky e Leonard Bernstein (e cercherò di non annoiarvi...).

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"L'Orfeo", musica di Claudio Monteverdi su libretto di Alessandro Striggio

La data di riferimento è il 24 febbraio 1607, la sede della prima esecuzione è il Palazzo Ducale di Mantova. Le fonti letterarie sono molteplici: "La Fabula di Orfeo" di Angelo Poliziano, "Le Metamorfosi" di Ovidio e le "Georgiche" di Virgilio...come dire il meglio della letteratura italiana e non solo.


Fu grazie a Vincenzo Gonzaga, Duca e mecenate di Monteverdi, che l'opera andò in scena a Mantova. Il successo fu senza dubbio immediato, vi furono repliche in altre città italiane, ma dopo alcune repliche al Louvre di Parigi nel 1647 l'opera non fu più eseguita, per diversi secoli, sino ad una nuova fase di revival nel XIX e nel XX secolo.

Quindi Monteverdi e l'Italia sono i fautori di un grande balzo in avanti nel mondo della musica, perché in molte città italiane (e nelle maggiori capitali e corti europee) negli anni successivi la svolta musicale monteverdiana prese piede nella società dell'epoca, tanto che molte famiglie nobili facevano a gara a mettere in scena l'Orfeo con macchinari di scena complicati e moderni.

Il distacco dalle forme musicali del passato è senza dubbio notevole. Dal canto gregoriano e cantate medioevali si passò ad una forma di canto e recitazione con più interpreti in una scena teatrale con orchestrali a vista e il pubblico in platea, anche se nella maggioranza dei casi si trattava di palazzi nobiliari e non teatri (quelli verranno dopo).

Ecco alcuni esempi musicali precedenti alla riforma di C. Monteverdi

"Meine Din Liechter Schin" 
("Maggio, la tua luce chiara")
Testo di Neidhart von Reuental


Esempio di Minnesang fra il XII e il XIV secolo
eseguito da Michael Posch e dal suo gruppo Ensemble Unicorn

Il secondo esempio è "Ahi! Amours"
l'epoca è sempre la stessa XII secolo
Conon di Béthune (componimenti poetici)


E Infine ecco "Toccata" dall'Orfeo di Monteverdi


e l'aria "Vi ricorda, o boschi ombrosi"


Jordi Savall dirige la Capella Reial de Catalunya
al Gran Teatro del Liceu di Barcellona
Orfeo è Furio Zanasi

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Negli anni scorsi più volte ho letto di critiche e polemiche dove c'era chi chiedeva a gran voce la chiusura dei "Carrozzoni Lirici", oppure chi diceva "Cosa ce ne facciamo dell'opera lirica? Aboliamola".

Ma i maggiori teatri lirici italiani sono 13 nei capoluoghi di provincia, da nord a sud, insieme ad altri 29 teatri in città più piccole chiamati "Teatri di Tradizione".

In Germania lo Stato e i vari Lander mantengono 76 teatri con programmazione mista (opera lirica, musica sinfonica, musica da camera, balletto). A Berlino ci sono 3 teatri d'opera (Deutsche Oper Berlin, Komische Oper Berlin, Staatsoper Unter der Linden).

Inoltre la Germania, essendo la patria del sinfonismo, sempre a Berlino (oltre ai celebri Berliner Philharmoniker) ci sono altre 22 orchestre divise fra sinfoniche e filarmoniche. (fonte: annuario tedesco teatri e musica)

In Austria nella sola Vienna ci sono 4 teatri d'opera (Wiener Staatsoper, Theater an der Wien, Wiener Kammeroper unito al Theater an der Wien e la Volksoper dove Mozart mise in scena per la prima volta "Il Flauto Magico") sempre con programmazione mista opera, sinfonica, cameristica e balletto.

In Francia lo Stato e le regioni mantengono 34 teatri lirici anche questi con programmazione mista. A Parigi ci sono 4 teatri d'opera (Opéra Comique, Opera National Bastille, Thèatre des Champs Elysées, Théatre du Chatelet). Il vecchio Opéra Garnier da qualche anno è interamente dedicato solo alla danza.

Anche la Spagna mantiene 20 teatri d'opera. L'Inghilterra (come al solito) è un caso a parte innanzitutto perché non esiste un Ministero della Cultura, ma esiste il British Art Council, un Ente di Stato che devolve ben poche sovvenzioni. Le varie forme teatrali in Inghilterra (come in America) sono in gran parte sovvenzionate da sponsor privati e, in alcuni casi, dalla famiglia Reale. Ma Londra ha 3 teatri d'opera (Royal Opera House Covent GardenEnglish National Opera e Wells Opera House).

Infine...

Le statistiche sono quello che sono ma hanno pur sempre un valore. I dati sono aggiornati al periodo 2021 - 2022. La Spagna devolve lo 0,65% del prodotto interno lordo per tutto il settore della cultura (teatri, mostre, cinema, musica, ecc.), la Francia lo 0,75% del pil, la Germania lo 0,85%, i paesi Scandinavi raggiungono l'1% del pil. E l'Italia? Il nostro paese devolve lo 0,15% del pil. Mi verrebbe da dire lo zero virgola qualcosina per cento...

La prossima puntata sarà dedicata alla musica fra il '600 e il '700

Grazie a tutti per le visite
e buon fine settimana




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