giovedì 11 gennaio 2024

Il Ciclone "Carmen"

Per l'undicesima puntata del viaggio nella musica nei secoli questa volta parlerò di un altro grande capolavoro.

Il 3 marzo 1875 al Théatre National de l'Opéra Comique di Parigi va in scena la prima della "Carmen" di Georges Bizet, opera in 4 atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dall'omonima novella di Prosper Mérimée del 1845. Qui sotto il poster della prima esecuzione teatrale.


Per scrivere quest'opera Bizet (foto in basso di lato) fece un grande lavoro sulla tradizione musicale tra Francia e Spagna senza mai spostarsi da Parigi. Eppure la sua creazione riuscì a descrivere alla perfezione arie, ritmi e musiche relative al mondo Iberico e le zone confinanti con la Francia, come nella scena dei briganti che ricorda i Pirenei. 

Alla prima il pubblico inizialmente reagì bene all'esecuzione e con entusiasmo, come nella celebre aria del Toreador Escamillo e in altre scene. Al contrario il pubblico dimostrò freddezza nel finale. Inoltre nel primo atto, quando le sigaraie escono dalla fabbrica di tabacco, quando incontrano i loro fidanzati o mariti, con le donne che fumano allegre mentre baciano e abbracciano i loro partner, quella scena fu considerata troppo sensuale e suscitò critiche da una parte del pubblico. 

Quindi la prima dell'opera non ebbe un successo completo anche se Bizet ricevette la Legion d'Onore proprio in quel giorno. E tuttavia non poté godere del grande successo che l'opera ebbe nei mesi successivi (e negli anni) perché il compositore morì il 3 giugno del 1875, tre mesi dopo la prima rappresentazione.

Bizet inserisce nell'opera alcuni leitmotiv e brani di sinfonismo orchestrale, cosa che non piacque ad alcuni critici dell'epoca che bollarono l'opera per "eccesso di Wagnerismo". All'epoca il mondo teatrale era diviso fra "Wagneriani" e "Verdiani" anche se (da varie ricerche storiche) non risulta che i due compositori alimentassero questo dualismo. Anzi, al contrario, dalle loro autobiografie risulta un reciproco rispetto e stima, rifiutano il dualismo di scontro pur riconoscendo che la loro musica aveva differenze notevoli.

Friedrich Nietzsche oppose "La Carmen" di Bizet al "Parsifal" di R. Wagner quando il rapporto di amicizia e ammirazione fra il pensatore e il compositore era ormai distrutto e logorato dai dissidi. Per Nietzsche "La Carmen" era "un capolavoro perfetto" qualcosa di innovativo che modificò il pensiero filosofico tedesco con la sua carica musicale e la ricerca della libertà. La tradizione mediterranea solare opposta al tenebroso e malvagio mondo teutonico. "La Carmen" per Nietzsche era un inno alla libertà, che la donna paga con la vita, ma pur sempre un grande esempio con radici molto antiche.


Di quest'opera vi propongo alcuni video tratti dal film "Carmen"
con la regia di Francesco Rosi del 1984, un capolavoro.
Sceneggiatura di F. Rosi e T. Guerra, scene e costumi E. Job
Il film vinse diversi premi in Italia e nel mondo

La celebre "Habanera" ("L'Amour est un oiseau rebelle")



L'Aria del "Toreador"


"La Chanson Bohème" nel campo degli zingari


E il tragico Finale
(la risoluzione video non è delle migliori)


Gli interpreti sono i migliori cantanti per quel periodo:
il tenore Placido Domingo nel ruolo del geloso Don José,
il basso - baritono Ruggero Raimondi nel Toreador
mentre Carmen è la scatenata mezzo soprano Julia Migenes


Come sempre grazie a tutti per le visite

4 commenti:

  1. Informazioni preziose.
    Io so poco della lirica.
    Salutone.

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    1. Ciao Gus Bentornato

      grazie comunque per la visita sempre gradita.
      Per il resto non ci sono problemi, i miei post credo
      che riescano a chiarire le varie questioni storiche
      e altro del mondo della lirica, che in quei periodi
      storici era strettamente collegato alla realtà
      dei singoli stati Europei.

      Un salutone e alla prossima

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  2. Mi hai per così dire "sbloccato" un ricordo. Tanti anni fa, una trentina, al Teatro Rendano di Cosenza, mia città natale, assistetti a una bellissima Carmen. Emozioni indimenticabili.

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    1. Ciao Luz bentornata

      Hai detto bene perché Carmen da tanti punti di vista è un'opera che non si dimentica. Musicalmente è bellissima e, a seconda dei registi, può diventare ancor più bella e indimenticabile.

      Grazie per la visita e la condivisione del ricordo.
      Un salutone

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