Ho già postato più volte queste parole, ma visto come vanno le cose
fra guerre, morte e distruzione, le parole di Camus sono
sempre molto attuali e più che mai aderenti alla realtà
"Invece di uccidere e morire
per diventare quello che non siamo,
dovremmo vivere e lasciar vivere
per diventare ciò che realmente siamo"
Per la musica oggi c'è Maurice Ravel
Il brano è "Pavane Pour Une Infante Défunte"
André Laplante al pianoforte
André Laplante al pianoforte
Buona domenica a tutti
(per quel che è possibile)
e grazie per le visite
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06/05/2015. Israele e la questione palestinese. La nascita dello Stato di Israele risale al 14 maggio 1948 per decisione dell’Onu su proposta dei governi di Gran Bretagna e Stati Uniti di dare una terra, la Palestina, alle centinaia di migliaia di profughi ebrei scampati alle persecuzioni naziste.
RispondiEliminaQuesto e l'errore.
Salutone.
Ciao Gus, bentornato
EliminaLa nascita dello Stato di Israele poteva essere gestita partendo dalla storica convivenza Arabo-Israeliana che esisteva da anni a Gerusalemme e in Palestina...ma ci aggiungo un "forse".
Innanzitutto per il periodo storico in cui è avvenuta dopo la fine di una guerra catastrofica (50 milioni di morti da entrambi i contendenti e la cifra è del Tribunale di Norimberga). E comunque sia cosa dovevano fare gli scampati alle camere a gas? Gironzolare come vagabondi senza una terra?
In tutti i casi, se di errore si tratta, quell'errore non può essere in alcun modo l'escamotage per giustificare guerre, morte, sangue e distruzione.
Scusa, non ti arrabbiare, ma questa volta il tuo commento mi sembra un po' sbrigativo.
Comunque sia grazie per la visita
un salutone e alla prossima
Morte, sangue e distruzione e la guerra che le fa e non è certo iniziata in questi giorni. E la guerra la stanno facendo in due. Ogni parte giustifica l'esistenza dell'altra. Hamas non avrebbe senso senza la destra sempre più estrema israeliana e la destra israeliana non avrebbe senso senza Hamas. Sono opposti estremismi che in realtà si sostengono l'un l'altro. E a morire e soccombere è sempre la povera gente. Due nazioni, due territori, due popoli e il rispetto di innumerevoli risoluzioni dell'ONU. Credo che Camus dica (anche) questo
EliminaCiao Alberto Bertow Marabello, bentornato
EliminaLa penso come te e aggiungo che il maggior quotidiano Israeliano Haaretz ha preso una dura posizione contro Netayahu dicendo che i suoi governi hanno fallito, hanno alimentato gli estremismi sino a ciò che vediamo oggi. Nello specifico: "Non ha nemmeno la decenza e l'integrità per dimettersi dopo probabilmente il giorno peggiore della Storia di Israele".
Grazie per la visita e alla prossima
Condivido il pensiero di Camus, chiaro, universale. Grazie per averlo pubblicato!
RispondiEliminaCiao Giacinta, bentornata
EliminaGrazie a te per aver gradito il post e per il tuo commento. Camus, oltre ad aver capito molte cose, ha avuto una vita per niente facile.
Grazie per la visita
un salutone e alla prossima
Camus stratosferico
RispondiEliminaCiao Rockpoeta, bentornato
Eliminami fa piacere che hai colto l'essenza delle parole di Camus che non lasciano spazio a nessun tipo di fraintendimento.
Grazie per la visita
un salutone e alla prossima
Sempre un piacere leggere Camus!
RispondiEliminaciao marcaval, bentornato
Eliminavero? È stato un grande in tutti i sensi per la vita che ha fatto e per i suoi scritti che sono andati ben al di là della sua epoca.
Grazie per la visita e alla prossima
Camus aveva ragione, peccato che come tanti altri non è stato ascoltato.
RispondiEliminaMa poi, che gusto ci prova l'essere umano ad autodistruggersi?
Mai capito.
Ti abbraccio.
Ciao Francesca A. Vanni, bentornata
EliminaL'uomo non impara niente dal suo passato, dalle guerre del passato. È una tremenda e assurda coazione a ripetere che anch'io non capisco.
Grazie per la visita
e alla prossima