giovedì 2 febbraio 2023

L'ho Vista Proprio Brutta...

Premesso che dirò il peccato ma non il peccatore, posso dirvi che me la sono vista brutta...e vedremo come andrà in questi mesi perché non è finita.

In questi giorni ho fatto l'esame completo del sangue, cosa che faccio in media ogni due anni perché il mio medico curante mi ha detto che è importante passati i 55 anni (ne ho 62) ed è l'equivalente di un "tagliando" come per le automobili. 

Dopo l'esame, nel primo pomeriggio dello stesso giorno mi telefona una dottoressa del laboratorio di analisi e mi dice: "Guardi che la sua emoglobina è a 6, molto bassa. Le consiglio di parlare con il suo medico e di andare subito in un ospedale per fare delle trasfusioni di sangue in modo da far salire il valore. Perché se l'emoglobina dovesse scendere ancor di più ci sono vari rischi, fra cui l'infarto".

Dopo aver parlato con il mio medico curante insieme alla mia compagna ci precipitiamo in un ospedale milanese vicino a casa, entriamo nel pronto soccorso e dopo essermi registrato inizio questa esperienza (senza dubbio indimenticabile) intorno alle 15 del pomeriggio. 

Trovandomi in un pronto soccorso mi metto il cuore in pace ed ho pensato: "Calma e sangue freddo: c'è da aspettare". Passano tre ore e mezza e alle 18.30 entro per i preliminari. Al primo dottore che mi visita (non importa se sia uomo o donna) spiego il problema e il dottore inizia a parlarmi con un tono aggressivo come se fossi colpevole del calo dell'emoglobina. Guardo il dottore e gli dico "Posso anche aver fatto degli errori, ma sono pur sempre un paziente a cui è stato consigliato di andare subito in ospedale per delle trasfusioni. Vorrei sapere quale è il mio destino". Il dottore aumenta il tono aggressivo e colpevolizzante (vi tralascio i particolari). A quel punto, senza bisogno di alzare la voce, ma con tono deciso gli dico: "Scusi ma non è giusto che lei mi parli con questo tono". Il dottore mi guarda, si da una calmata e mi fa la prima visita con prelievo del sangue (e sarà il primo di una serie) e altre visite ma non riscontra alcun problema. Vengo messo in un lettino e aspetto che arrivino le tre sacche di sangue per la trasfusione...e sono le 18.45.

Alle 19.00 il dottore che mi aveva visitato finisce il suo turno e arriva il medico di guardia (turno dalle 19 alle 7 del mattino seguente). Le tre sacche di sangue arriveranno 8 ore dopo, e cioè alle 3 di notte (e siamo a Milano non nel Katanga, con tutto il rispetto per il Katanga si intende). In tutte queste ore mi trovo in un lettino con a fianco una donna che aspetta anche lei le sacche di trasfusione.

Di fronte a noi c'è un uomo anziano (avrà avuto 80 anni) che dalle 10 di sera e per almeno 3 ore farà un vero delirio (ma non lo colpevolizzo. Per me chi è malato ha tutte le ragioni del mondo) perché dormendo faceva dei veri incubi (gridava: "Fatti vedere in faccia! Sei la morte! Voglio vederti!"). Poi si svegliava e urlava contro infermieri e dottori che lo lasciavano lì senza visitarlo...e per 3 ore ho visto infermieri e medici che passavano da quest'uomo E NESSUNO DI LORO SI FERMAVA NEANCHE A GUARDARLO.

Intorno alle due e mezza di notte mi alzo, vado dall'infermiera che sta in un gabbiotto e gli dico: "Scusi, ma non vi rendete conto che quest'uomo sta delirando? Fra l'altro vi insulta in vari modi". L'infermiera rispose: "Ah, lui? Dobbiamo spostarlo in un altro reparto". Replico: "Ma non potete almeno dargli qualcosa, sedarlo o capire che cosa ha di male?" ma lei si volta e se ne va.

In pratica per tutta la notte mi fanno 3 prelievi di sangue bucandomi le braccia, la mano sinistra e non trovando altre vene (perché l'infermiere ammette di non essere molto bravo) vorrebbe bucarmi anche i piedi! Meno male che riesce a trovare le vene adatte nelle braccia (non vi dico gli ematomi che ho sulla pelle).

Il medico di guardia, montando alle sette della sera prima, verrà a visitarmi DOPO 5 ORE DI ATTESA. Alle 3 di notte ero andato a cercarlo, ma non sono neanche riuscito ad avvicinarmi al suo studio quando un infermiere si alza di scatto, mi viene incontro e con tono da duro dice: "Lei chi è?", "Sono il paziente del dottore di guardia", "E cosa vuole?". Gli dico la cosa più naturale: "Vorrei semplicemente parlargli e fargli alcune domande". L'infermiere, sempre più duro, replica "Lei adesso va nel suo letto! Il Dottore arriverà quando può!". Non potendone più, e visto che erano le 3 di notte, ancora una volta senza urlare ma con tono deciso gli dico: "Con questo tono di voce ci parli a tuo cane! Ammesso che sia giusto trattare un cane a questo modo". Lui fa una scenata, va dalla porta e urla "Ed io adesso la caccio fuori da questo Pronto Soccorso!" e poi si gira e se ne va. Io sono letteralmente basito, stupefatto, amareggiato. Non reagisco perché da sempre non reagisco ai violenti e ai provocatori. Rimango impassibile e di ghiaccio fissandogli negli occhi.

Passano pochi minuti, quell'infermiere torna, mi dice che le sacche di sangue trasfusionale sono arrivate e di mettermi sdraiato a letto. Ma questa volta è calmo, tranquillo, disponibile a dare informazioni e inizia la trasfusione. Mentre lo guardo penso: "Ma questo chi è? Doctor Jekyll e Mister Hyde?". Ho freddo e a un altro infermiere chiedo se ha una coperta, quello torna con un lenzuolo dicendo: "Le coperte le abbiamo finite" (e, ripeto, siamo a Milano e non nel Katanga, sempre con il massimo rispetto per il Katanga).

Ad un certo punto sono rassegnato e penso al ricovero, perché l'emoglobina bassa è un vero rischio, cosa che mi viene confermata dal medico di guardia che poi aggiunge: "Se fosse andato in un altro ospedale sarebbe stato lo stesso. Gli ospedali sono tutti uguali". Lo guardo e gli dico: "No, non ci credo. Gli ospedali non sono tutti uguali, e lo dico perché ho molti parenti in famiglia che da anni lavorano come medici e infermieri a Genova e in altre città". Subito dopo aggiungo "Con questa storia che sono tutti uguali facciamo un torto a tutto il personale medico che lavora bene e sacrifica tanto tempo della sua vita per curare gli altri". E le prove non mancano anche se sarebbe lungo, e forse anche noioso, spiegare per filo e per segno.

Tutto questo si conclude alle 9.30 del mattino quando il nuovo medico di guardia mi dice: "Non ci sarà il ricovero perché non ci sono i presupposti". E di nuovo rimango basito perché ero pronto per il ricovero e gli chiedo "E quali sono i presupposti?". La risposta è la seguente: "Se le viene un infarto, se vomita sangue, se sviene...Intanto le sacche di trasfusione hanno alzato il livello dell'emoglobina. Non è ancora al meglio, è a 8, ma per noi è stabilizzata". 

Nei giorni scorsi spesso ero stanco di niente, debole e bianchiccio in faccia. Adesso ho ripreso colorito, mi sento in forma (nonostante tutta questa storia) e sono tornato a casa. Il nuovo dottore di guardia del pronto soccorso mi ha scritto per filo e per segno quali nuovi esami fare, quali farmaci e tanto altro ma fra una decina di giorni dovrò rifare un esame del sangue per vedere se l'emoglobina è risalita. Potrebbe trattarsi di anemia che da tempo si è infiltrata in alcuni organi interni con minime perdite di sangue che riducono l'emoglobina. Bisognerà scoprire quale organo è stato colpito.

Detto questo il resto del personale medico in quel pronto soccorso lavora sodo, si è comportato in modo corretto e mi hanno aiutato molto in questa nottata tremenda. Uno degli infermieri più disponibili mi ha sussurrato: "La prossima volta che deve fare delle trasfusioni vada in uno dei grandi ospedali, perché i grandi ospedali, un po' ovunque a Milano e in Italia, hanno la propria banca del sangue non come il nostro ospedale"...anche questo è un dato su cui riflettere.

In certi momenti di questa storia
mi sono sentito come "Una Barca sull'Oceano"


Musica di Maurice Ravel

Un salutone a tutti
e grazie per le visite

19 commenti:

  1. A volte non viene assorbito il ferro e si sviluppa l'anemia.
    La trasfusione non risolve il problema se non si conosce bene la causa. Stai tranquillo e parlane con il medico di base.
    Un salutone con tutto il cuore.

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  2. Ciao Gus bentornato

    Infatti con il mio medico siamo già d'accordo di iniziare con una gastroscopia per trovare eventuali fuori uscite di sangue che si aggiungono al problema dell'assorbimento del ferro.

    Grazie amico Gus per il tuo saluto e augurio, ne ho bisogno in questo momento

    Un salutone e alla prossima

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  3. La sanità pubblica fa schifo, complice i tagli economici e una classe di medici votata allo stipendio e alla falsa scienzah (scritto apposta).
    Consiglio: vai da un bravo specialista, privato, e rivolgiti a enti privati.
    Paghi di più ma almeno ottieni risultati validi, visto che il problema che hai è grave.
    Ti abbraccio.

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  4. Ciao Francesca A. Vanni bentornata

    Hai ragione, o almeno in molti casi è come hai descritto, ma ci sono ospedali pubblici che sono di ottimo livello ma credo che purtroppo siano pochi.

    Qui a Milano e in regione i privati sono tanti ma ci sono prestazioni sanitarie in cui anche con i privati per avere le prenotazioni di visite specialistiche (come la gastroscopia) le prenotazioni vanni avanti nel tempo. Ma ho sono già stato in cliniche private e la qualità è decisamente superiore. Anche adesso alla fin fine andrò da un privato.

    Grazie della visita e del commento

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  5. Prima di tutto sono lieto che ti sia rimesso e mi spiace per quanto ti è successo. La follia che hai vissuto sulla tua pelle è quasi la regola in ogni Pronto Soccorso di quasi ogni ospedale. In alcuni di essi poi sarebbe meglio non entrarci mai nemmeno da visitatore...E parlo per es di Alessandria. Mi sa che nel Katanga oramai vada molto meglio che qui... Abbraccio forte e riguardati.

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  6. Mi dispiace molto! Davvero un calvario! E' il risultato dei tagli e della politica di sostegno delle strutture private. I medici e gli operatori delle strutture pubbliche sono sempre meno e sempre più in difficoltà. Ti auguro di tornare subito in forma. Un caro saluto

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    1. Ciao Giacinta, bentornata

      È vero è così. Le carenze della sanità pubblica sono ormai un vero problema ovunque in Italia. Ho visto anche un certo livello di stanchezza nei medici e negli operatori sanitari nella struttura dove sono stanno, tenendo anche conto della pandemia che hanno affrontato.

      37 miliardi di tagli alla sanità pubblica nei governi che per dieci anni hanno governato il nostro paese a ridosso della pandemia.

      In tutti i casi dopo la trasfusione di tre sacche di sangue adesso sto molto meglio. Ero bianchiccio in faccia ed ho ripreso colore, mi sento di nuovo in forza ed è come se avessi immagazzinato nuove energie. Adesso devo scoprire con degli esami specifici le cause della carenza di emoglobina.

      Carissima, grazie per la visita, il commento e l'incoraggiamento.
      Un salutone e alla prossima

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  7. Non ho parole. Da sempre trovo abominevole l'atteggiamento di certo personale sanitario. Io alla Asl, tanti anni fa, fui letteralmente maltrattata da un oculista. Non mi seppi difendere, sciocca come ero, ma avrebbe meritato una segnalazione. La tua disavventura è indice di come la malasanità in Italia esista eccome. Mia madre, dopo la sua emorragia cerebrale che l'ha costretta a un letto, fu fatta aggravare proprio dai distratti e superficiali personaggi di due ospedali. Speriamo di non avere mai a che fare con questa situazione ai limiti. Vedrai che ora tutto si sistemerà, un abbraccio di incoraggiamento!

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  8. Ciao Luz bentornata

    Anche la tua storia fa riflettere. Non è giusto maltrattare chi si presenta in un presidio ospedaliero o in una ASL per il semplice che ci si va per bisogno di aiuto. E quando vivi queste situazioni è come sentirsi traditi nella fiducia.
    Come dicevo sopra posso capire tutto (carenza di personale, sono pagati male, la pandemia certamente li ha messi in crisi) ma il paziente che colpe può avere?

    Grazie mille per il commento e l'incoraggiamento
    Un salutone e alla prossima

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  9. Caspita! Che brutta disavventura nel mondo di quella che fu la "sanità pubblica"! Invece di ballare dovrebbero essere in prima fila a difendere questo prezioso patrimonio civile e sociale che è il loro posto di lavoro. Quello che conta è che tu stia meglio. Molto appropriato l'ascolto che proponi... siamo come barche sull'oceano, come "le bateau ivre" di Arthur Rimbaud. Un caro saluto

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    1. Ciao Berica, bentornata
      Puoi ben dirlo, ahimè! Ero sbigottito per certi comportamenti, incredulo anche, lo ripeto, hanno fatto il loro lavoro ma non tutto.

      Oggi sono andato in un altro ospedale milanese e le cose sono andate in modo diverso, in modo migliore ma ne parlerò in un prossimo post.

      Quale miglior brano musicale se non Ravel e la sua "Barca sull'Oceano"? Perché mi sono sentito proprio così: ondeggiare da una parte e dall'altra. Bello il riferimento che hai fatto su Rimbaud, mi è molto piaciuto.

      Grazie carissima per la visita e alla prossima

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  10. Mi dispiace apprendere dei tuoi problemi di salute e della tua disavventura ospedaliera. Fortuna che il peggio sembra passato, e ti auguro di rimetterti al più presto e di superare più felicemente la convalescenza. Non bisogna mai sottovalutare i segnali del corpo (stanchezza, pallore, affanno, respiro difficoltoso …), non molto tempo fa un mio amico e collega che ha lo studio a fianco al mio l’ho visto emaciato, stanco, faceva le cose a fatica, ma continuava a ripetermi che non era nulla, forse il pesce che aveva mangiato a pranzo, perché la mattina, a sentir lui, stava bene.
    A fine giornata l’ho visto terreo e, nonostante lui insistesse che non era nulla, solo stanchezza, ho insistito per portarlo in pronto soccorso, qui gli hanno subito riscontrato una grave anemia, pare dovuta alla perforazione gastrica. Anche lui ha avuto bisogno di una trasfusione dopo l’intervento allo stomaco e ora sta molto bene, ma se fosse tornato a casa avrebbe rischiato seriamente la vita.
    È da oltre vent’anni che che le due sanità (lombarda e veneta) fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana, sono allo sfascio, perché gestite da politici inetti e corrotti che ne hanno fatto una struttura di potere, promuovendo medici e amministratori incapaci ma “amici”, tagliando sempre di più le spese per la sanità pubblica per investire in quella privata. Il meccanismo è semplice, il politico che governa fa vincere le gare, gli appalti ed eroga sovvenzioni al privato, il quale a sua volta da contributi al partito di potere (e anche agli altri per non essere ostacolato) o a qualche “fondazione” che ad esso afferisce. I soldi dei contributi così erogati, parte della quale sono in nero, vengono gestiti sia per le spese elettorali e per le spese del partito, ma anche per le spese private dei singoli politici, tanto sono loro stessi i controllori e i controllati.
    Purtroppo questa china sembra inarrestabile, perché più la politica è inefficiente e meno può contare sui risultati, e maggiormente conterà su campagne elettorali faraoniche e sul clientelismo di chi ha interesse che emerga una parte politica invece dell’altra.
    I ricatti sono ormai continui, per una tac in Veneto devi aspettare diversi mesi, anche per una caratterizzata dall’urgenza, ma se paghi la fai entro una settimana; se vuoi fattura paghi una cifra, senza paghi di meno e se denunci perdi solo il tuo tempo e ti costa ancora tanti più soldi senza garanzia che trionfi la giustizia.
    Io ho un contenzioso con una cooperativa che mi dovrebbe 22 mila euro, non hai idea delle spese legali a mio carico fino a questo momento e del tempo che ho perso nelle aule dei tribunali finora, e non sono nemmeno sicuro di vincere la causa nonostante posso dimostrare che quella cifra mi spetti.
    Un abbraccio.
    P.S. Sul "rapporto" medico (personale sanitario) - paziente potrei scriverci un libro, hai ragione, talvolta si crea un rapporto folle dove le persone diventano "cose", che appunto credi di poter trattare come tali.

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  11. Ciao Garbo, bentornato

    L'esperienza del tuo collega è emblematica della situazione e condivido in pieno il tuo commento.

    Da tempo ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Mi sentivo stanco per un nonnulla, ero bianchiccio in faccia e a volte avevo delle leggere vertigini, molto leggere ma c'erano. Eppure il fisico continuava a star bene, ho continuato a far la mia vita di tutti i giorni.

    Dopo quello che è successo l'ultimo medico che mi ha visitato, dopo aver analizzato i vari esami, mi ha spiegato che il corpo e l'organismo negli ultimi due anni si sono come dire ambientati ad una anemia cronica cercando di tappare le falle che si presentavano. L'assorbimento del ferro e la sua carenza erano il primo messaggio, come anche la ferritina (cioè il ferro che si accumula nei muscoli come se fosse messo in deposito per riserva). Infatti per prima cosa da hop iniziato una cura prendendo delle bustine effervescenti di ferro 2 al giorno dopo i pasti e in poco tempo sento che i muscoli reagiscono bene.

    Le tre sacche di trasfusione di sangue ad oggi hanno riportato la situazione ad un miglioramento. Sui rapporti fra medico e paziente esiste una vasta bibliografia, un po' come da Freud ed i suoi pazienti (certo, con le dovute differenze).

    Grazie per la visita e alla prossima

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    1. Giusto per sdrammatizzare e farci due risate, voglio ricordarti che Matteo Salvini è donatore AVIS proprio a Milano; ora, difficile che le sue sacche siano capitate proprio a te, ma non si sa mai. Se dovessi avvertire dei sintomi strani, che so, comincia a piacerti il colore verde, senti risvegliarsi in te le tue origini celtiche, hai in odio i napoletani e i terroni in generale, ti si aprono smisuratamente le papille gustative, ti piace il mojito e stai accarezzando l’idea di trascorrere le tue prossime vacanze estive al Papeete … chiama subito il pronto soccorso e chiedi di essere sottoposto ad una purificazione ematica urgente prima che avvenga la trasformazione irreversibile.
      Ciao :-)

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    2. Ciao Garbo, bentornato

      Sarebbe una trasformazione a dir poco allucinante! (Eh! Eh! Eh!)

      Ciao e grazie per il commento divertente

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  12. Intanto ascoltando la musica di Ravel spero che tu stia meglio e che sia stato solo uno spavento passeggero. Purtroppo la sanità è stata ampiamente distrutta in questi ultimi anni, ultimamente c'ho avuto parecchio a che fare ... non posso lamentarmi (troppo) ma è evidente che tagliando tagliando si peggiora il servizio, poi a volte ci si mette anche la giornata sbagliata di qualche lavoratore.

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    1. Ciao marcaval

      Si, adesso sto decisamente meglio. I valori del sangue sono migliorati ma non sono ancora ottimali. Dovrò fare una serie di diagnosi e susseguenti soluzioni già prenotate.

      Tuttavia sono andato anche in un altro ospedale milanese e le cose sono andate molto meglio. Ne parlerò in un prossimo post.

      Grazie ancora per la gradita visita
      Un salutone

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  13. Incredibile, ma purtroppo di situazioni come la tua se ne sentono troppe. Un abbraccio.

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    1. Ciao Alberto, bentornato

      È vero è così se ne sentono tante ogni giorno. Ma di recente sono stato in un altro ospedale milanese e le cose sono andate meglio, molto meglio. Come dicevo sopra ne parlerò in un nuovo post appena possibile.

      Un salutone e grazie per la visita

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