martedì 22 novembre 2022

Ma che mondiali di calcio...

Al di là del fatto che la Nazionale italiana, per la seconda volta consecutiva, non partecipa al massimo torneo di football, più passa il tempo e più ho l'impressione che il calcio sia diventato un karma all'ultimo stadio.

Ormai da tempo (e non certo da oggi) ci girano troppi soldi, troppi interessi e troppo potere che hanno rovinato uno sport bello e spettacolare...almeno, per quanto mi riguarda, una volta era così. Infatti è dal lontano 1977 che non metto più piede in uno stadio perché ho perso ogni tipo di interesse verso questo sport.

Tuttavia un po' mi stupisco del fatto che un programma televisivo della Rai lancia una critica forte (guardate il video) contro questo campionato del mondo di calcio in Qatar da parte di Alessandra De Stefano (Direttore di Rai Sport) con termini anche duri (tipo: "Corrotti e Imbroglioni") oltre ad aver calpestato i diritti umani. Infatti ci sarebbero più di 6000 operai morti per la costruzione dei nuovi stadi, condizioni di lavoro da sfruttamento e una corruzione diffusa a vari livelli.

Non sono più i tempi di "Una Vita da Mediano"
di Luciano Ligabue, un video con immagini d'epoca


Grazie a tutti per le visite
un salutone e alla prossima 

7 commenti:

  1. La cosa strana è che la Rai ha comprato i diritti per tutte le partite del Campionato Mondiale 2022.
    Alessandra de Stefano sputa sul piatto della minestra che sta mangiando.
    Io non vedo i mondiali e nemmeno le partite di calcio, escludendo ovviamente la Juve che è la mia gioia.
    Sul peggioramento di questo sport non ho niente da dire. Peggiorano i governi, continua il genocidio del popolo ucraino da parte della feroce dittatura dell'amico di Berlusconi, I film sono brutti e più corti, il femminicidio, i pedofili, i ladri sono in forte espansione; quindi, il calcio si è solo adeguato.
    Un salutone.

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  2. Ciao Gus, bentornato

    La Rai compra i diritti per vari motivi (commerciali e non) ma sentendo le parole d'accusa della De Stefano mi sono un po' stupito. Tuttavia mi è sembrata quantomeno sincera anche perché tutto il peggio del nostro tempo è contenuto in questi mondiali di calcio, dai 6000 morti a tutto il resto (la corruzione e lo sfruttamento).

    Ogni tanto qualche partita la guardavo ma in un mondo come quello che hai descritto il calcio (con tutti i soldi che ci girano) non mi sa più di niente.

    Grazie per la visita e un salutone

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  3. Sollevi una questione a cui non si dà visibilità per motivi che non è difficile comprendere. Ci sono vittime di serie A degne di servizi televisivi quotidiani e vittime di serie B, completamente oscurate. Ipocrisia pura.

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    1. Ciao Giacinta, bentornata

      Carissima concordo in pieno per filo e per segno con il tuo commento che, in poche parole, ha delineato il nocciolo del problema.

      Grazie per la visita e un salutone

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  4. Ciao rockpoeta, bentornato

    ti capisco benissimo. Nel post ho scritto che l'ultima volta che ho messo piede in uno stadio è stato nel 1977 quando Roberto Pruzzo (O' Rey di Crocefieschi) giocava ancora nel Genoa (la squadra che seguivo con passione come te) per poi passare alla Roma.

    Devi sapere che dal 1972 al 1977 praticavo due sport: calcio (come milioni di ragazzi dell'epoca) ma tesserato in squadre iscritte ai campionati FIGC e atletica (anche in questo caso iscritto alla Federazione Atletica Italiana) e facevo tre allenamenti alla settimana. Quando arrivò il momento di fare il grande passo professionistico i miei genitori si misero contro. Per loro lo sport non era un lavoro e così dovetti rinunciare. Ti dico questo perché ho vissuto quel sano agonismo sportivo che aiuta molto nella vita.

    Poi, come dicevo nel post, ho perso interesse soprattutto dalla fine anni '80 in poi perché il denaro secondo me ha rovinato tutto.

    Concordo con te quando parli del Qatar liberticida, omofobo e dove la libertà in pratica non esiste. Ma sono i 6000 morti, le ingiustizie subite da chi lavoro e la corruzione dilagante ciò che contesto e detesto maggiormente. E concordo con te sui calciatori che si sono dimostrati dei codardi. E tanto di cappello ai calciatori iraniani che per protesta non hanno cantato l'inno nazionale, solidali che coloro che soffrono per la libertà nel loro paese.

    Grazie per la visita e un salutone

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  5. Anch'io sono disamorato del calcio da una vita ma seguo sempre il Milan. Il Qatar è un paese che non rispetta minimamente i diritti umani .... ma chiedere ai calciatori di prendere certe posizioni è quasi una forzatura visto il mondo cui appartengono ma allo stesso tempo può avere una grossa influenza sull'opinione pubblica.

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    1. Ciao marcaval, bentornato

      in pratica siamo sula stessa linea, anch'io sono disamorato dal calcio, pur avendolo amato e praticato anni fa. Sul Qatar condivido il tuo commento. Per i calciatori ho molto apprezzato la squadra tedesca e il loro gesto di tapparsi la bocca e la Ministra Tedesca Nancy Fraser con la fascia one love al braccio.

      Un salutone

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